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Bambini e nasino sempre chiuso

Bambini e nasino sempre chiuso

Tra le possibili cause si possono individuare infiammazioni acute, allergie e malformazioni congenite.

Tra le possibili cause si possono individuare infiammazioni acute, allergie e malformazioni congenite. I bambini sono spesso esposti a infiammazioni e patologie respiratorie lievi a causa di un sistema immunitario non ancora preparato a difenderli totalmente. Quando però il problema persiste, è necessario indagare lo stato di salute per escludere disturbi quali malformazioni o allergie.


La congestione nasale nel bambino è piuttosto comune. Quali sono le possibili cause?

Può dipendere innanzitutto da fattori infiammatori acuti, secondari a infezioni sia batteriche che virali. L’immaturità del sistema immunitario nei bambini favorisce la comparsa di fenomeni flogistici con produzione di secrezioni muco-purulente e irritazione della mucosa nasale.

Altra causa è l’ipertrofia del tessuto adenoideo che dal punto di vista fisiologico svolge le stesse funzioni della tonsilla: esso consente, infatti, il riconoscimento degli antigeni presenti sui batteri, virus e funghi da parte delle cellule del sistema immunitario.


Nei bimbi molto piccoli o neonati, quali precauzioni è bene osservare?

I fattori maggiori di rischio sono la frequenza di comunità infantili (asili e asili nido) e la scarsa areazione degli ambienti chiusi: evitare questi due fattori favorenti può ridurre significativamente il numero di episodi infettivi.


Quali potrebbero essere le malformazioni congenite coinvolte, e qual è la loro gravità?

Sicuramente la malformazione congenita più frequente è data dall’atresia delle coane, ovvero l’ostruzione dell’orifizio posteriore delle cavità nasali. Di solito, l’apertura completa di tale orifizio è presente alla nascita; quando questo non avviene, per la presenza di una membrana o di un muro osseo, il bambino è impossibilitato a respirare normalmente dal naso. L’atresia bilaterale richiede un immediato intervento chirurgico, in quanto non consente la normale respirazione nasale. Nelle forme monolaterali si può, invece, attendere che il bambino diventi un po’ più grande prima di procedere alla correzione chirurgica. Altra malformazione possibile è la poliposi nasale, che tuttavia nel bambino è veramente rara e di solito si associa a patologie dell’albero respiratorio quali la fibrosi cistica.


A quali esami è consigliabile sottoporre un bimbo che da diverso tempo lamenta disturbi di questo tipo?

È sicuramente fondamentale la fibroscopia nasale, che consente l’esplorazione della cavità nasale e dei suoi anfratti per indagarne lo stato di salute. Tale metodica è poco invasiva e può essere effettuata a bambino sveglio. Potrebbe invece trattarsi di allergia? Come procedere in tal caso?
Le allergie di solito richiedono l’esecuzione del prick test, che però al di sotto dei 5 anni può dare dei falsi negativi.

Eventualmente, potrebbe essere necessario eseguire un prelievo del sangue per dosare tali allergeni (i più comuni sono acari, polvere, graminacee, cane, gatto) con una metodica denominata Rast.

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