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L'ansia è pericolosa per la salute?

L'ansia è pericolosa per la salute?

A piccole dosi, l'ansia ci mantiene attivi e concentrati. Il problema, però, si pone quando sottovalutiamo un eccessivo stato d'ansia per lungo tempo.

L'ansia, intesa come emozione caratterizzata da uno stato di tensione, apprensione, allarme per un imminente pericolo, è essenziale per affrontare la vita quotidiana.

Vi sembra strano? Cercheremo di spiegarci meglio.

1 Cos’è e come riconoscere l’ansia

La sensazione soggettiva di ansia è molto simile ad uno stato di paura. In genere, si associa a sentimenti di tristezza e a sintomi fisici di tensione (tachicardia, mal di pancia, tensione muscolare, fiato corto). È un vissuto, quindi, che ognuno di noi preferirebbe evitare, soprattutto quando lo stato di tensione è vago e non si riesce a ricondurre ad un evento specifico.

Quell'ansia "sgradevole" ci colpisce anche quando la nostra parte emotiva viene coinvolta sebbene ci si renda conto razionalmente che l'evento scatenante è improbabile o addirittura impossibile (es. paura dell'aereo, di essere colpiti da una malattia grave, che accada un incidente ai nostri cari). 

Tuttavia, a piccole dosi l'ansia è necessaria per tenerci svegli, attenti, vitali.


L’ansia è una malattia?

Quando si parla di ansia, è fondamentale distinguere tra l'ansia come emozione temporanea, che tutti sperimentano di fronte a situazioni di stress o incertezza, e i disturbi d'ansia, che sono condizioni molto più serie e persistenti.

Innanzitutto, l'ansia in sé non è una malattia. È una reazione emotiva naturale che ha una funzione importante nella sopravvivenza umana, agendo come un sistema di allarme interno che ci avverte di potenziali pericoli. Questo tipo di ansia è temporaneo e spesso risolvibile una volta che la situazione di stress è passata o è stata gestita.

D'altra parte, quando l'ansia diventa eccessiva, persistente e inizia a interferire con le attività quotidiane, potrebbe essere indicativo di un disturbo d'ansia

I disturbi d'ansia sono considerati malattie mentali e includono varie condizioni, come:

  • il disturbo d'ansia generalizzata
  • il disturbo da attacchi di panico
  • il disturbo d'ansia sociale
  • le fobie specifiche
  • il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC)
  • il disturbo da stress post-traumatico (PTSD).

Questi disturbi differiscono dall'ansia normale per intensità e durata, diventando cronici e spesso soverchianti. Si caratterizzano per una preoccupazione eccessiva e irrazionale che non è proporzionale alla situazione reale e che persiste per mesi, interferendo con la capacità di funzionare nella vita quotidiana.

Per essere diagnosticati con un disturbo d'ansia, i sintomi devono soddisfare criteri specifici, come quelli definiti nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) che includono, ma non si limitano a:

  • preoccupazione eccessiva difficile da controllare
  • sintomi fisici come affaticamento, irritabilità, tensione muscolare, disturbi del sonno
  • l’ansia o la preoccupazione fisica non sono attribuibili ad altre condizioni mediche o all'uso di sostanze.

2 La percezione fisica dell'ansia

La risposta fisiologica dell'ansia è, per esempio, quella che ci fa prontamente scattare indietro quando sentiamo un auto che sgomma e potenzialmente potrebbe investirci. 

Percepire ansia in assenza di pericolo, o sentirla in maniera sproporzionata alla realtà degli eventi è comunque un segnale d'allarme che non va ignorato. 

La nostra mente ci sta mettendo in allerta: qualcosa non va nella nostra vita, anche se il collegamento tra lo stato ansioso e ciò che dobbiamo mettere a posto non ci appare chiaro.

3 Cause dell’ansia

Le cause dell'ansia sono molteplici e complesse, spesso risultato di un'intreccio di fattori biologici, ambientali e psicologici che variano significativamente da persona a persona. 

La predisposizione genetica ha un ruolo nello sviluppo dell'ansia. Studi su gemelli hanno mostrato che se un gemello soffre di un disturbo d'ansia, l'altro ha una probabilità maggiore di svilupparlo rispetto alla popolazione generale.
Ma, i geni non determinano completamente la comparsa dell’ansia, ne possono aumentare la suscettibilità, che può o meno tradursi in un disturbo effettivo, a seconda di altri fattori ambientali e personali.

Gli eventi di vita stressanti, come la perdita di un lavoro, la morte di un caro, o il superamento di un trauma, e lo stress cronico sono tra le cause più comuni di ansia.

Gli squilibri nei neurotrasmettitori del cervello, come la serotonina e la noradrenalina, sono stati associati allo sviluppo dell'ansia. Questi neurotrasmettitori giocano un ruolo chiave nella regolazione dell'umore e della risposta allo stress. 

Anche la predisposizione verso l’ambiente esterno ha una certa importanza: 

  • modelli di pensiero negativi
  • bassa autostima
  • difficoltà di coping 

Le persone che tendono a vedere il mondo come pericoloso e imprevedibile e che dubitano della propria capacità di affrontare efficacemente le sfide sono particolarmente a rischio.

4 Quali sono i sintomi più comuni dell’ansia?

I sintomi dell'ansia variano ampiamente da persona a persona e possono influenzare sia la mente che il corpo.


I sintomi fisici dell’ansia

I sintomi fisici dell'ansia sono spesso la prima indicazione che qualcosa non va. Possono essere abbastanza lievi da essere semplicemente fastidiosi o così gravi da interferire significativamente con la vita quotidiana. I sintomi fisici più comuni includono:

  • palpitazioni cardiache e tachicardia
  • respirazione affannosa
  • sudorazione
  • tremori
  • affaticamento
  • mal di testa
  • problemi digestivi
     

I sintomi mentali dell’ansia

Oltre ai sintomi fisici, l'ansia si manifesta attraverso una serie di sintomi mentali e emotivi che possono essere altrettanto debilitanti:

  • preoccupazione eccessiva
  • difficoltà di concentrazione
  • irritabilità
  • sensazione di paura o panico imminente
  • problemi di sonno
  • evitamento

5 Effetti collaterali dell’ansia cronica sulla salute

L'ansia cronica non è solo una questione di benessere mentale; ha anche implicazioni significative per la salute fisica. Quando l'ansia persiste nel tempo senza un'adeguata gestione o trattamento, può portare a una serie di effetti collaterali negativi sulla salute e influenzare in modo negativo:

  • l'apparato cardiovascolare
  • il sistema digestivo
  • il sistema immunitario
  • il sonno
  • la salute mentale


L'ansia cronica mantiene il corpo in uno stato di allerta costante, causando una serie di reazioni fisiologiche come aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna. Può aumentare, così, il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, inclusi attacchi di cuore e ictus.
Inoltre, le persone con un elevato livello di ansia possono essere più inclini a comportamenti nocivi per il cuore, come il fumo o una dieta povera.


L'ansia può influenzare significativamente il sistema digestivo, provocando sintomi come mal di stomaco, nausea, diarrea e sindrome dell'intestino irritabile (IBS).
Il collegamento tra mente e intestino è ben documentato, e lo stress cronico può alterare la funzione digestiva e l'equilibrio della flora intestinale, portando a un'ampia gamma di disturbi gastrointestinali.


La risposta allo stress prolungata dovuta all'ansia cronica può sopprimere il sistema immunitario, rendendo l'organismo più suscettibile a infezioni, malattie e un recupero più lento da malattie e ferite. Lo stress può anche influenzare la risposta ai vaccini e la capacità del corpo di combattere i patogeni.

L'ansia cronica è spesso associata a disturbi del sonno, come l'insonnia. La difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno può compromettere la qualità del riposo, portando a stanchezza cronica, diminuzione della concentrazione e della funzione cognitiva, e un aumento del rischio di sviluppare ulteriori problemi di salute.

Oltre ai suoi effetti fisici, l'ansia cronica può esacerbare o contribuire allo sviluppo di altre condizioni di salute mentale, come la depressione. La combinazione di ansia e depressione può essere particolarmente debilitante e complicare il trattamento e la gestione di entrambe le condizioni.

6 Quale percorso seguire per gestire l’ansia?

Il primo passo nel gestire l'ansia è riconoscerla e accettare la necessità di affrontarla. Per molti, il supporto professionale è un componente critico della gestione dell’ansia, nella nostra cultura viviamo ancora una certa riluttanza a contattare lo psicologo.

Anche cambiamenti nello stile di vita possono giocare un ruolo significativo nella riduzione dell’ansia.

Avere una rete di aiuto, che sia composta da amici, familiari o gruppi di supporto per l'ansia, può fornire conforto e rassicurazione. Infatti, condividere esperienze e strategie di coping può essere incredibilmente utile.


Esistono rimedi naturali per l’ansia?

Per alcuni, i rimedi naturali possono offrire ulteriore sollievo dai sintomi dell'ansia. Questi possono includere erbe, integratori, e pratiche come l'agopuntura. 

I rimedi di a base di erbe naturali possono includere alcune piante ansiolitiche come:

  • valeriana
  • biancospino
  • melissa
  • ashwaganda
  • rodiola
  • griffonia

L'esercizio fisico può ridurre significativamente i sintomi dell'ansia grazie alla produzione di endorfine e alla riduzione dei livelli di stress.
Anche una dieta sana può influenzare positivamente l'umore e aiutare a regolare i sintomi dell’ansia. È importante ridurre l’assunzione di caffeina e alcol e introdurre delle tecniche di rilassamento nella routine quotidiana.


Si può curare l’ansia?

Fortunatamente, ci sono trattamenti efficaci per i disturbi d'ansia che possono aiutare le persone a gestire i loro sintomi. 

Questi possono includere terapie psicologiche, come:

  • la terapia cognitivo-comportamentale (CBT)
  • la terapia metacognitiva
  • farmaci come gli antidepressivi o gli ansiolitici. 

Un approccio integrato che combina terapia, supporto sociale, e cambiamenti nello stile di vita, spesso, risulta essere il più efficace.

7 Cosa succede quando ignoriamo uno stato d'ansia?

Il problema nasce quando ignoriamo questi segnali e invece di cercare di capire qual è il vero problema cominciamo a "tirare la corda", accumulare tensione, sopportare livelli sempre più alti di ansia.

Un eccessivo livello di ansia determina in primis una maggiore incidenza di dimenticanze, errori, perdita della coordinazione motoria, perdita della sicurezza e sentimenti di panico.
Ciò può tradursi concretamente nel fallire ad un esame, smarrire le chiavi di casa, fare un banale incidente d'auto.

8 Le conseguenze dell'ansia sull'organo bersaglio

Ciò che è più grave è che una reazione eccessiva e continua del nostro sistema nervoso mette tutto il corpo in una situazione di stress, ovvero di logorio, che può ledere qualunque organo bersaglio. Ognuno di noi ha un suo organo bersaglio, ovvero la parte più coinvolta e quindi più stressata nella risposta emotiva: ad esempio c'è chi in ansia "risponde di cuore" con la tachicardia, chi "di pancia" con la gastrite, chi "di testa" con la cefalea muscolo tensiva.

Questi sono solo alcuni esempi per dire che l'ansia eccessiva (per intensità e per durata) è pericolosa perché andrà a ledere progressivamente proprio un'area di vulnerabilità soggettiva. Le aree di vulnerabilità interessate da questo meccanismo determinano il quadro clinico e il disturbo che emergerà.

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