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Il varicocele e la vasectomia: infertilità vs contraccezione maschile

Il varicocele e la vasectomia: infertilità vs contraccezione maschile

Nel panorama della medicina sessuale maschile sono diverse le soluzioni disponibili per risolvere esigenze differenti

Dott. Marco Cosentino

Cos'è il varicocele?

Per varicocele intendiamo una dilatazione varicosa delle vene del “plesso pampiniforme”; una varice, per capirci, localizzata a livello del cordone che porta sangue e altro al testicolo.
È conosciuto da circa 100 anni mentre dal 1952, anno nel quale un autore lo identificò come causa di infertilità, viene studiato e trattato soprattutto per questo. Rappresenta un problema comune nella pratica clinica e nella medicina della riproduzione e si può riscontrare nel 15% delle persone “normali”, nel 35% delle persone con infertilità primaria ed in circa il 70-80% delle persone con infertilità secondaria.

Può provocare una riduzione del volume testicolare ed un danno alle cellule che producono gli spermatozoi che può portare sino all’infertilità. Diversi sono i fattori responsabili del danno, tuttavia l’essere affetti da varicocele non comporta necessariamente avere un problema o essere infertili.
 

Quale tecnica chirurgica eseguire per curare il varicocele?

L’obiettivo numero 1 della correzione del varicocele è il miglioramento dei parametri seminali, evitando le possibili complicanze. Le tecniche sviluppate negli ultimi 60 anni sono diverse e molti sono i lavori scientifici che confrontano risultati e complicanze delle varie tecniche.
Fra queste, la microchirurgia rappresenta l’ultima arrivata, la più sicura, con meno complicanze e migliori risultati. Sebbene la microchirurgia sia stata introdotta negli anni ’70 principalmente per l’intervento reversibile della vasectomia (la vaso-vasostomia), la legatura microchirurgica delle vene spermatiche è diventata dal 2005-2006 la tecnica d’elezione per il trattamento del varicocele nei centri andrologici di eccellenza.

Permette di legare selettivamente tutte le vene spermatiche (al contrario dell’embolizzazione e della sclerotizzazione) e, grazie all’utilizzo di un microscopio, di identificare e risparmiare i vasi linfatici e l’arteria spermatica (evitando spiacevoli complicanze testicolari). In più, la possibilità di avere una recidiva con questa tecnica si attesta attorno al 1%. A riguardo consiglio di visionare attentamente il video dell’intervento presente nella sezione “Varicocele” della mia pagina web www.marcocosentino.com/it


Perché, in Italia, non si esegue con il microscopio?

La legatura microchirurgica delle vene spermatiche è quasi sconosciuta in Italia a causa della complessità della tecnica che richiede un gran maestro, grande conoscenza della microchirurgia, una buona dotazione tecnologica, mano fermissima e tanta esperienza; io lo eseguo ambulatorialmente ed in anestesia locale.
 

Esiste l’anticoncettivo maschile?

Finalmente una domanda che fa arrossire gli uomini! La tecnica anticoncettiva maschile esiste (almeno dal 1800…) solo che in Italia non se ne parla e la parola Vasectomia suscita vergogna.

Vari sono i farmaci e le tecniche che permettono ad una donna di non restare incinta o di rimediare in caso di rotture di preservativo o di gravidanza non desiderata o, se si hanno dei figli, di trattarsi per avere una vita sessuale più “tranquilla”.
E per l’uomo? Beh, i mezzi a disposizione dell’uomo sono assolutamente limitati ed includono il preservativo e la vasectomia se escludiamo la “retromarcia” o il coito interrotto.

Il preservativo risale ai tempi degli egiziani (circa 1500 A.C.) mentre la vasectomia è conosciuta e praticata dal 1800 circa. Tale intervento rappresenta il procedimento chirurgico più frequentemente eseguito dagli urologi negli Stati Uniti ed è più semplice, rapido, sicuro, economico, efficace e meno invasivo come tecnica anticoncettiva rispetto qualsiasi altro procedimento “femminile”.

Consiste nel sezionare una parte del condotto che permette agli spermatozoi di fuoriuscire dai testicoli, è eseguibile ambulatorialmente ed in anestesia locale e gli effetti collaterali sono assolutamente trascurabili e gestibili con anti-infiammatori e altre misure locali. Non modifica l’orgasmo, l’eiaculazione o altro, il cambio è unicamente microscopico: l’uomo eiaculerà seme privo di spermatozoi.
Impiego meno di 10 minuti nel fare una vasectomia e l’unica ferita è di circa 6-8 mm!

Approfitterei per sfatare anche l’altro mito riguardo la vasectomia, cioè che sia un intervento “irreversibile”: era reversibile alla fine del 1800 e con l’avvento della microchirurgia negli anni ‘80 i risultati in termini di reversibilità sono arrivati al 80-90% circa (in mani esperte). Qualora si abbia la sfortuna di cadere nel 10-20% della possibilità di insuccesso, esistono le tecniche di riproduzione assistita che permettono di bypassare il problema con una semplice biopsia testicolare, e io sono l’andrologo di riferimento di uno dei più seri centri di riproduzione assistita spagnoli con quasi 30 anni di esperienza nel settore.
Più informazioni ed il video dell’intervento su www.marcocosentino.com/it.

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