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Alimentazione nella terza età, mangiare bene per una vita lunga ed in piena salute

Alimentazione nella terza età, mangiare bene per una vita lunga ed in piena salute

Spesso l’anziano cura la dieta meglio del giovane, perché ha capito quanto sia importante mangiar bene per stare in forma e prevenire le malattie.

Le persone anziane, ovvero con una età sopra i 65 anni, sono in costante aumento (22,3%) e l’aspettativa di vita è aumentata, per le donne 87,2 anni e per gli uomini 83,9 anni. Questo è dovuto sia alle condizioni di vita migliori (case confortevoli, igiene di vita aumentato, ecc.), ma anche a diagnosi mediche più precise grazie a metodiche strumentali avanzate, ai farmaci e alle cure all'avanguardia e alla maggior attenzione al benessere, al movimento. In particolar modo è di fondamentale importanza l’attenzione alla dieta, cioè al mangiar bene, in senso quantitativo, ma soprattutto qualitativo. 
 

Come deve essere l'alimentazione dell'anziano, sia come varietà di alimenti che come suddivisione dei pasti? 

La suddivisione dei pasti è sempre la stessa: colazione, pranzo, cena e due spuntini, uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio.

A colazione bisogna mangiare sempre zuccheri (fette biscottate integrali, marmellata senza zuccheri aggiunti, ecc.), grassi, meglio se vegetali (noci, mandorle, nocciole, ecc.), proteine (yogurt di soia, ecc.), te verde o caffè o latte vegetale.

A pranzo i carboidrati (pasta integrale o riso), proteine (carne bianca, pesce, ma anche rossa ecc.), verdure crude (radicchio, carote, finocchi) con olio di oliva.

A cena solo proteine (carne, pesce, uova o formaggi meglio se stagionati) e verdure cotte (bieta, cavoli, ecc.). I due spuntini sono con frutta di stagione.

Poi l’anziano deve privilegiare il consumo di cibi ricchi di vitamine antiossidanti A,C,E (frutta, verdure, cibi integrali, frutti oleosi), selenio, magnesio, calcio e fosforo (frutta oleosa, carne, uova, pesce) e vitamina D (olio di fegato di merluzzo). Bere sempre almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno, meglio se “bicarbonato-calcica” per le ossa.
 

Molti anziani affermano che hanno poco appetito e spesso sono persone sole: c'è una relazione?

Certamente vivere da soli (single, vedovi, ecc.) porta ad avere una dieta più monotona e quindi più carente in principi nutritivi. La solitudine spesso causa isolamento e depressione e quindi anche poca voglia di mangiare. Consideriamo poi che spesso un anziano consuma molti farmaci che danno problemi allo stomaco, con conseguente calo dell’appetito.

 

In caso affermativo quali consigli possiamo dare?

Nell’anziano solo consiglio almeno un pasto al giorno, meglio il pranzo, a base di carboidrati (pasta o riso) e di proteine (carne macinata ad esempio, facile da cucinare) e frutta (mele, pere, mandarini) a volontà. Utilizzo molto spesso anche la Tintura madre di Iperico come antidepressivo, per stimolare la “voglia di fare” e di mangiare.

 

È utile l'assunzione di integratori (vitamine, amminoacidi, antiossidanti) nella loro dieta?

Spesso le diete dell’anziano sono povere di principi nutritivi, perché mangiano poco e male, ma non solo, perché i cibi (vedi la frutta e la verdura ad esempio) sono comunque carenti in vitamine e sali minerali e poi perché con l’avanzare dell’età l’assorbimento intestinale di queste sostanze si riduce naturalmente. Io consiglio sempre una integrazione con Vitamine, Minerali, Antiossidanti, ecc. attraverso l’uso di integratori alimentari e se necessario anche iniezioni, come nel caso delle vitamine del gruppo B, spesso deficitarie nell’anziano.

 

L'anziano necessita di un corretto apporto proteico, ma spesso ha difficoltà a masticare. Quali alimenti assumere per mantenere il tono muscolare?

Dopo i 50 anni si comincia a perdere la massa magra muscolare quindi è fondamentale che l’anziano consumi quotidianamente un adeguato apporto di proteine attraverso il consumo di carni bianche (pollo, tacchino), pesce (sgombro, salmone, merluzzo), poche carni rosse (manzo, suino), soia, legumi. Il tutto può esser macinato e assunto sotto forma di passati, per facilitarne l’assunzione.

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