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Dolore cronico non oncologico: migliorare la qualità di vita

Dolore cronico non oncologico: migliorare la qualità di vita

L'approccio fisiatrico al dolore, terapie fisiche e farmacologiche

Dott.ssa Teresa Squaquara

Il dolore, nell'esperienza medica, rappresenta una delle manifestazioni di malattia più rilevanti ed è tra i sintomi che contribuiscono maggiormente a peggiorare la qualità di vita, soprattutto se diventa cronico.
 

Le cause del dolore

La maggior parte dei pazienti che si presentano in ambulatorio fisiatrico sono affetti da dolore. Esso è il principale motivo di richiesta di visita fisiatrica al medico di base. L'esperienza del dolore è universale ma le cause, gli aspetti fisiopatologici, l’intensità, le modalità di insorgenza e i tempi di risoluzione possono essere diversi. Anche la percezione del dolore è influenzata dal contesto sociale, da fattori psicologici e clinici.
 

I sintomi del dolore

Nell’ambito del dolore non oncologico, il medico fisiatra deve distinguere principalmente tra dolore neuropatico e dolore nocicettivo, che hanno un’eziologia completamente diversa e, di conseguenza, un approccio terapeutico, farmacologico e non, diverso. In generale, il dolore neuropatico, caratterizzato da sintomi quali parestesie con sensazione di bruciore o a puntura di spillo, perdita di sensibilità e talora ipotrofia muscolare, risponde bene ai derivati morfinici, agli stabilizzatori di membrana ed agli anestetici locali. Il dolore nocicettivo, invece, presenta buona risposta agli anti-infiammatori non steroidei.
 

I trattamenti proposti, oltre ai farmaci

Il fisiatra si avvale anche di terapie fisiche per combattere l’infiammazione, decontratturare la muscolatura, rivascolarizzare tendini e legamenti, ridurre il dolore locale. Le più diffuse sono la luce laser, gli ultrasuoni, la tecarterapia, l’elettroterapia antalgica, i raggi infrarossi. Vi sono anche terapie che facilitano la veicolazione di farmaci anti-infiammatori alle sedi dolenti, come la ionoforesi. Anche le terapie fisiche, come le farmacologiche, possono avere effetti avversi e hanno precise indicazioni e controindicazioni. Vanno quindi sempre valutate alla luce di un esame obiettivo e di un'anamnesi completa. Spesso si ricorre anche a procedure invasive, come le infiltrazioni articolari, solitamente per mezzo di corticosteroidi, anestetici locali, acido ialuronico e ozono. Con la mesoterapia, i farmaci (di solito anti-infiammatori non steroidei e miorilassanti) vengono iniettati nel derma.
 

Il ruolo della fisioterapia

La fisioterapia, intesa come rieducazione posturale e correzione della deambulazione e potenziamento, è fondamentale per controllare il dolore e andrebbe sempre associata alle terapie fisiche e farmacologiche. Occorre inoltre seguire i consigli del fisioterapista rispetto alle posture corrette da mantenere durante il giorno, ed impegnarsi ad eseguire gli esercizi appresi quotidianamente. 

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