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Ecografia 3D/4D: gravidanza e non solo

Ecografia 3D/4D: gravidanza e non solo

L'individuazione di malformazioni uterine è uno dei tanti impieghi possibili dell'ecografia 3D/4D

Dott. Vincenzo Tinelli

L'ecografia 3D/4D facilita l'identificazione delle scansioni diagnostiche ecografiche e riduce, al contempo, i tempi necessari per lo studio ecografico, con una qualità delle immagini accurata e molto suggestiva. Questo permette di giungere, sia nella pratica ostetrica che ginecologica, a una diagnostica efficace capace di identificare e riconoscere i casi patologici.

 

Quali sono le applicazioni ginecologiche dell'ecografia 3D? 

È importante che si sappia che l'ecografia tridimensionale può essere utilizzata con eccellenti risultati anche in ginecologia, non solo in gravidanza. Si impiega in caso di malformazioni uterine, dove l'uso del 3D/4D supera la risonanza magnetica e l’isterosalpingografia, e permette inoltre di evitare esami invasivi come l'isteroscopia con laparoscopia. L'ecografia 3D/4D consente una diagnosi differenziale precisa tra utero arcuato, setto, bicorne o didelfo (due colli e due corpi uterini). L'utero arcuato è l'anomalia più frequente nella popolazione generale e in quella con aborto ricorrente. L'utero setto è la malformazione uterina più frequente nelle pazienti infertili.
 

Altre anomalie dell'apparato riproduttivo femminile?

Con la tecnologia ecografica 3D/4D si è perfezionato lo studio delle pareti uterine e ovariche, riconoscendo meglio i fibromi, l’adenomiosi, l’endometriosi e le lesioni della cavità uterina (polipi, iperplasie, aspetti dell’endometrio in corso di tamoxifene, spirali…). Aggiungendo l’uso del color Doppler e del Power Doppler si è affinato l'approfondimento del sospetto diagnostico di tumori maligni uterini e ovarici.
 

Perché preferire l'ecografia 3D/4D in gravidanza?

Perché permette la determinazione di anomalie del sistema nervoso (acrania, anencefalia, idrocefalo, encefalocele) fin dal primo trimestre, anziché dal secondo come gli ultrasuoni 2D. Tuttavia, è proprio nel secondo trimestre che questa tecnologia esplica appieno il suo valore aggiunto, nello studio del volto (presenza/assenza dell'osso nasale e labiopalatoschisi), delle orbite e di eventuali anomalie delle suture craniche, di malattie toraciche, cardiache e sistema cardiovascolare, della mandibola fetale e dello scheletro. È inoltre utile anche per identificare precocemente anomalie del tubo neurale, anomalie cerebrali e anomalie facciali da parte di ecografisti esperti. 

Parental bonding: cos'è e come si inserisce in questo contesto?

La visualizzazione in 3D/4D del volto e del corpo fetale da parte della madre e del padre è parte importante della relazione materno-fetale: sviluppa sentimenti di amore e protezione dei genitori. Queste relazioni sono un legame emotivo forte. Le madri in attesa si sentono attaccate ed emotivamente connesse al figlio non ancora nato con ricadute fisiche e psicologiche molto positive, migliorando, in definitiva, la qualità dell'interazione materna con il neonato.


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