IDRATAZIONE A SCUOLA E IN UFFICIO: I CONSIGLI DEGLI ESPERTI DELLO EUROPEAN HYDRATION INSTITUTE
IN INVERNO, UN PERIODO DELL’ANNO IN CUI GLI IMPEGNI QUOTIDIANI HANNO RITMI FRENETICI, IL CALO DELLO STIMOLO DELLA SETE, DOVUTO ALL’ABBASSAMENTO TERMICO, PUÒ INCIDERE NEGATIVAMENTE SUL MANTENIMENTO DI UNA CORRETTA IDRATAZIONE A SCUOLA E SUL POSTO DI LAVOR
In autunno e in inverno, le basse temperature possono favorire la disidratazione, lo stimolo della sete cala e il nostro corpo non ci “ricorda” di bere. Inoltre, con l’avvicinarsi del Natale aumentano commissioni e appuntamenti, lo studio si fa più intenso e il lavoro impone ritmi frenetici, così un’idratazione appropriata non è sempre la nostra priorità.
In autunno e in inverno, le basse temperature possono favorire la disidratazione, lo stimolo della sete cala e il nostro corpo non ci “ricorda” di bere. Inoltre, con l’avvicinarsi del Natale aumentano commissioni e appuntamenti, lo studio si fa più intenso e il lavoro impone ritmi frenetici, così un’idratazione appropriata non è sempre la nostra priorità. Inoltre, anche individui sani possono essere cronicamente disidratati, perché non sono consapevoli dei benefici apportati da una buona idratazione, hanno accesso limitato alle bevande nella routine quotidiana, o semplicemente non amano il gusto dell’acqua, che spesso è l’unica bevanda facilmente reperibile. Con l’intensificarsi dei ritmi scolastici e professionali questa condizione diventa molto comune perché la necessità di restare concentrati su una lezione o di finire un lavoro in tempi stretti portano a dimenticarsi di bere o a rimandare tale necessità.
Alcuni consigli per mantenersi idratati nei mesi invernali: non indossare vestiti eccessivamente caldi nonostante il cambio climatico repentino, meglio vestirsi a strati e scegliere tessuti in fibre naturali traspiranti; assumere alimenti ricchi di acqua (quali frutta e verdura) che concorrono all’idratazione complessiva; bere regolarmente (anche quando non si ha sete) acqua o bevande, come latte, tè e bevande analcoliche, che contengono un’alta percentuale di acqua (dall’85% fino al 99%) e il cui gusto piacevole può facilitare il compito di bere con regolarità.
Idratazione a scuola
Il pediatra nutrizionista Claudio Maffeis (membro del comitato scientifico dello European Hydration Institute) ha dichiarato: “Gli studi dimostrano che nella maggior parte dei casi i bambini iniziano la giornata parzialmente disidratati, ma l’idratazione è fondamentale per il funzionamento ottimale del cervello (solo se un individuo è ben idratato le cellule cerebrali ricevono ossigeno sufficiente) e per mantenere la concentrazione. Per questo è importante che sia i genitori, sia gli insegnanti ricordino loro l’importanza di bere regolarmente e diano numerose opportunità agli studenti per idratarsi”. L’idratazione comincia, infatti, già prima di andare a scuola con un’adeguata colazione, che dovrebbe includere alimenti in grado di fornire fluidi. Durante la giornata è importante avere acqua o bevande a portata di mano e bisognerebbe bere regolarmente. Inoltre, è importante prestare particolare attenzione alle scelte alimentari durante il pasto, per due ragioni: mangiare aiuta a stimolare la sete, e porta quindi a bere di più, e contribuisce al quantitativo complessivo di liquidi assunti.
Idratazione sul lavoro
“La maggior parte delle persone trascorre un’altissima percentuale del proprio tempo sul luogo di lavoro, per questo è particolarmente importante curare la propria idratazione in questa circostanza – ha dichiarato il medico nutrizionista Ronald J. Maughan (Presidente del Comitato Scientifico dello European Hydration Institute) – è bene non sottovalutare i benefici che se ne possono trarre nell’affrontare gli impegni quotidiani, in quanto anche una leggera disidratazione può ostacolare i processi decisionali e le performance fisiche e cognitive.” Sono infatti molti i fattori che possono pregiudicare il normale funzionamento del corpo facendo aumentare la perdita di acqua anche in assenza della sensazione di sudorazione, quali carichi di lavoro intensi, stress, aria secca (esterna o dovuta ad ambienti riscaldati o aria condizionata) e persino i tragitti di andata e ritorno dal lavoro. La disidratazione può incidere negativamente sulla produttività, la sicurezza e lo stato d’animo; eppure proprio in queste situazioni gli impegni portano a sottovalutare le necessità del corpo. Un consiglio per “ricordarsi” di bere è quindi quello di tenere acqua o una bevanda in vista sulla scrivania. Altrettanto fondamentale è approfittare delle pause per assumere alimenti in grado di contribuire al fabbisogno idrico del corpo, quali frutta a verdura.
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