Il trattamento della tendinopatia calcifica
In questo articolo il dott. Antonello Pannone, specialista ortopedico, ci spiega quali siano oggi i trattamenti disponibili per la cura della tendinopatia calcifica.
Il trattamento della fase acuta è finalizzato al controllo del dolore.
I farmaci vengono somministrati secondo tollerabilità del malato e secondo allergie/intolleranze o patologie pregresse.
Ovviamente si richiede il riposo dal lavoro e dalle attività sportive / ricreative .
Spesso si rende necessaria un'infiltrazione con anestetico locale e un corticosteroideo che non va "demonizzata" quando viene praticata in modo sterile, in modalità occasionale (una o max tre ma a distanza di più giorni o settimane una dall'altra) ed attraverso tecnica corretta.
Il risultato è infatti descritto dal malato talvolta come "miracoloso" e comunque riduce il dolore acuto consentendo l'uso dell'arto almeno per le attività di vita quotidiana. Nelle giornate seguenti alla fase acuta si può procedere con le cure fisioterapiche, strumentali e manuali, per trattare la ripresa funzionale e favorire il riassorbimento della calcificazione.
Molto importante è infatti prevenire l'insorgenza, sempre possibile, della rigidità (spalla congelata) dell'articolazione colpita che può impedire, talvolta per mesi, la ripresa del movimento fisiologico.
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