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La sindrome vertiginosa

La sindrome vertiginosa

Vertigini e disturbi dell'equilibrio in generale sono molto frequenti: il medico vestibologo si occupa di indagare sulla sintomatologia, che può presentarsi differente da persona a persona.

Dott. Tiziano Guadagnin

Le vertigini sono un disturbo che ha una notevole incidenza sull’intera popolazione; rappresentano la terza causa di richiesta di visita da parte dei pazienti di età superiore ai 65 anni al medico di Medicina Generale e la settima causa di accesso al Pronto Soccorso.

Cosa sono i disturbi dell'equilibrio?

Con il termine vertigine generalmente i pazienti intendono tutta una serie di disturbi dell’equilibrio che vengono descritti in vario modo e che possono avere varia origine. I sintomi accusati sono estremamente variabili e possono andare da una vera e propria crisi rotatoria (sensazione di essere in una centrifuga) a modeste sensazioni d’instabilità posturale.

La sindrome vertiginosa, soprattutto se di origine periferica, è spesso associata a sensazione di nausea e vomito e sudorazione profusa; altre volte si accompagna a mal di testa e disturbi dell’udito quali ovattamento auricolare, acufeni, ipoacusia. La sensazione d’instabilità è invece spesso accompagnata da senso d’insicurezza o di disorientamento spaziale, da sbandamento laterale o dalla sensazione di “camminare sulle uova”, o di sprofondare. Spesso il paziente limita la descrizione dei sintomi raccontando solo la nausea ed il vomito, dei vari tentativi terapeutici effettuati, tralasciando le modalità con le quali si è evoluta la sintomatologia.

Sintomatologia della sindrome vertiginosa e casi frequenti

Compito del medico vestibologo è di indagare in modo approfondito la sintomatologia riferita ricercando quei sintomi che il paziente spesso trascura, la durata della sintomatologia, i fattori scatenanti, le modalità di evoluzione dell’episodio.

La patologia del rachide cervicale viene comunemente ritenuta la causa principale della sintomatologia vertiginosa ma purtroppo questa è invece una causa molto rara. A seguito degli episodi vertiginosi, soprattutto nelle forme posizionali, subentra ben presto un blocco di difesa della muscolatura del collo che ha il fine di limitare i movimenti della testa con la conseguenza di scatenare dolori e contratture della muscolatura cervicale: ma è la vertigine che provoca la cervicalgia e non viceversa.

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