PIEVE DI SOLIGO - Cresce in Ulss 7 il numero di persone affette da malattie corneali, ma nello stesso tempo migliorano le tecniche per curarle e prevenire ulteriori danni che possano compromettere la qualità della visione. 3.600 interventi, 60 trapianti di cornea - tra queste anche di tipo artificiale - e ben 35 mila pazienti visitati: sono questi alcuni dei numeri dell'attività condotta dall'equipe di oculistica diretta dal dott. Giovanni Prosdocimo in questo ultimo anno.
Itrapianti di cornea vengono svolti in Ulss 7 da ben 15 anni utilizzando i tessuti forniti dalla Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, ma anche - ed è stata la prima unità operativa nel Triveneto cinque anni fa - impiegando cornee artificiali. Nell'ospedale di Conegliano vengono eseguiti interventi non solo su pazienti italiani, ma c'è anche chi viene dall'estero per farsi curare.
Negli ultimi anni, dunque, un aumento delle malattie della cornea, ma si segnalano anche nuove tecniche. «La novità degli ultimi anni - spiega il primario Prosdocimo - è stata l’introduzione di tecniche in cui non si sostituisce tutta la cornea ma solo la parte, interna o esterna, ammalata. Si tratta di procedure chirurgiche più difficili ma più sicure per il paziente, perché riducono il rischio di rigetto e mantengono la normale resistenza della cornea a possibili traumi futuri».
Tra le altre tecniche introdotte, prima in Triveneto in regime di servizio sanitario nazionale, quella del crosslinking tecnica parachirurgica che permette di prevenire futuri trapianti andando ad aumentare la rigidità e la resistenza della cornea con una vitamina e la luce ultravioletta. «Ci aspettiamo che questo consenta, nell'arco dei prossimi cinque anni, una netta riduzione del numero dei trapianti necessari» chiude Prosdocimo.
https://www.oggitreviso.it/malattie-corneali-aumento-ulss-7-41921
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