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Difetti della vista e chirurgia laser

Difetti della vista e chirurgia laser

I difetti della vista più comuni, come miopia, ipermetropia e astigmatismo, possono essere trattati con la chirurgia laser. Scopriamo le tecniche disponibili.

Dott. Adolfo Sebastiani

Nel corso degli anni l’innovazione in campo medico ha permesso di porre rimedio ai più frequenti difetti della vista. Ripercorriamo le principali tappe con il Professor Sebastiani.
 

Qual è stato il primo laser ad essere utilizzato per i difetti visivi?

Il primo è stato il LASER a eccimeri, che emette radiazione ultravioletta di 193 nanometri in grado di “vaporizzare” il tessuto corneale superficiale, micron dopo micron, rimodellando la cornea senza alterare le strutture circostanti (PhotoRefractiveKeratectomy o PRK) rendendola meno curva (correzione della miopia) o più curva (correzione della ipermetropia) o più o meno curva a seconda degli assi (correzione dell’astigmatismo).


Ne sono seguiti altri?

Sì, in seguito fu introdotta una tecnica non superficiale (LaserinSituKeratomileusi o LASIK) che prevedeva la realizzazione con microcheratomo (trapano) di un lembo corneale, che veniva sollevato mentre la cornea sottostante era trattata con laser a eccimeri. Il punto debole di questa tecnica però era rappresentato dal trapano corneale, che andava incontro a malfunzionamenti anche con serie conseguenze.

Come si è ovviato a questo problema?

Con l’impiego di un altro Laser (Laser a femtosecondi) con durata dell’impulso dell’ordine del femtosecondo, che raggiunge elevate potenze con impulsi di brevissima durata e con livelli bassi di energia. Si può quindi realizzare il lembo corneale con maggiore precisione e poi trattare il letto corneale con laser a eccimeri (FemtoLASIK).
 

In cosa consiste invece la tecnica SMILE?

Introdotta più recentemente, la tecnica denominata SMILE (Small Incision Lenticule Extraction) prevede l’utilizzo del solo laser a femtosecondi per asportare un lenticolo corneale stromale.


Come scegliere la tecnica più appropriata per l chirurgia refrattiva?

Sarà il chirurgo rifrattivo, sulla base dell’esame clinico-strumentale e dell’attività professionale e/o sportiva del paziente, a proporre la tecnica più idonea esicura in modo personalizzato, al fine di ottenere il miglior risultato possibile.

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