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La tomografia a coerenza ottica: mappa retinica in 15 minuti

La tomografia a coerenza ottica: mappa retinica in 15 minuti

Esame rapido e non invasivo, l'OCT è indicata per pazienti nei quali si sospetti una malattia della cornea, della retina o del nervo ottico.

Dott. Massimo Valenti

I moderni OCT sono degli strumenti multifunzionali adatti alla rilevazione di numerose patologie oculari. L'esame è semplice, rapido, non invasivo e non causa nessun disagio al paziente.

 

Cos'è l'OCT e a cosa serve

Per OCT si intende Tomografia a Coerenza Ottica: il principio è quello dell'ecografia, ma anziché onde acustiche viene utilizzato un fascio di luce coerente (laser a bassissima intensità, privo di effetti nocivi) che permette una ricostruzione a strati bidimensionale (tomografie) e tridimensionale dei tessuti. Semplificando, potrebbe essere definita una specie di TC o RM dell'occhio, anche se non vi sono radiazioni. Viene utilizzata per lo studio della macula, del nervo ottico, della cornea e delle strutture angolari del segmento anteriore.
 

In quali casi ne viene consigliata l'esecuzione

È ormai considerato un esame indispensabile nell'indagine di tutte le forme di maculopatie (senile, giovanile), sindromi dell'interfaccia vitreo-retinica, fori e pseudofori maculari, maculopatie tossiche, retinopatia diabetica, corioretinopatia sierosa centrale ed altri distacchi sierosi ed emorragici del neuroepitelio, corioretiniti, edemi maculari di varia natura tra cui quelli conseguenza di trombosi venosa e interventi chirurgici. Il suo ruolo è importante nelle patologie del nervo ottico come il glaucoma in quanto permette la diagnosi e il monitoraggio dell'andamento di tale patologia e dell'efficacia della terapia. Nuovi algoritmi introdotti recentemente permettono anche la misurazione dello spessore delle cellule ganglionari, la cui perdita è legata all'andamento della malattia. Consente di studiare con precisione anche la cornea e la stratificazione della sua struttura, impensabile fino a non molto tempo fa, con possibili applicazioni nella chirurgia della cornea. L'OCT serve anche a misurare precisamente lo spessore corneale, la pachimetria e a quantificare l'ampiezza dell'angolo irido-corneale. I moderni OCT sono degli apparecchi veramente multifunzionali.
 

Come si esegue e quanto dura? 

Si tratta di un esame invasivo?

L'esecuzione è semplicissima e nella grande maggioranza dei casi non è necessaria la dilatazione della pupilla: il paziente appoggia mento e fronte sul supporto dello strumento, questo si allinea con la pupilla e in pochi secondi esegue la scansione della retina o del nervo ottico o della cornea. Il paziente non avverte alcun fastidio. È un esame non invasivo, totalmente innocuo e ripetibile senza alcuna conseguenza.
 

Le donne in periodo menopausale sono maggiormente soggette alla degenerazione maculare senile. Che ruolo diagnostico svolge, in questo contesto, l'OCT? 

La degenerazione maculare senile viene considerata ormai come la più frequente causa di cecità nei paesi industrializzati. Statisticamente, il sesso femminile ne è più colpito, anche per la maggior longevità. In questo caso la valutazione oftalmologica completa accompagnata da un esame OCT della macula può sicuramente contribuire ad una diagnosi precoce di tale patologia invalidante e, nel caso questa fosse presente, permette il monitoraggio nel tempo sia della stessa che della eventuale terapia.


 

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