Infertilità idiopatica: cos’è, cause e come affrontarla
A volte l'infertilità non ha cause apparenti. Vediamo come si arriva alla diagnosi.
L’infertilità idiopatica è una condizione in cui una coppia non riesce a concepire dopo 12 mesi di rapporti sessuali mirati, nonostante l’assenza di anomalie riscontrate negli esami diagnostici.
Una coppia in età fertile ha circa il 25/30% di possibilità di concepire in un mese.
Gli accertamenti per infertilità quindi dovrebbero essere proposti dopo un anno di fallimenti nella ricerca della gravidanza.
Indice
1 Quanto è frequente?
Una coppia su quattro in età fertile scopre di essere infertile e che non vi è alcuna spiegazione nota del perché non possa concepire.
In realtà nell’infertilità idiopatica un fattore causale è presente ma non si è ancora arrivati a comprenderlo con le analisi e i test diagnostici attualmente noti e disponibili per cui la causa rimane indeterminabile.
2 Come si arriva alla diagnosi?
La diagnosi dell’infertilità idiopatica si esegue per esclusione quando la coppia continua a incontrare difficoltà nel concepire pur essendo state escluse tutte le principali cause note.
Le cause di infertilità idiopatica non sono diagnosticabili, ma possono essere influenzate da una serie di fattori indiretti.
3 Fattori indiretti che possono interferire con la fertilità
Anche in assenza di anomalie evidenti, diversi fattori esterni o legati allo stile di vita possono influenzare negativamente la capacità riproduttiva di una coppia.
Questi elementi, pur non essendo vere e proprie cause mediche diagnosticabili, possono contribuire a una condizione di infertilità idiopatica:
- Situazioni di vita stressanti possono ridurre la frequenza dei rapporti sessuali o alterare l’equilibrio ormonale rendendo più difficile concepire.
- Fumo e abuso di alcol e una dieta non corretta possono influenzare negativamente la fertilità.
- Sistema immunitario e compatibilità immunologica.
- Fattore età. Con l’avanzare dell’età la qualità degli ovociti tende a diminuire per normali fenomeni di invecchiamento cellulare. Anche l’età dell’uomo può interferire sulla maggiore incidenza di aneuploidie sul corredo cromosomico e conseguente aumento di incidenza di aborti.
- Qualità degli spermatozoi. A volte in assenza di elementi di alterazione evidente dei gameti si può determinare un basso tasso di fecondazione attribuibile alla qualità degli spermatozoi o degli ovociti
- Esposizione a sostanze tossiche nell’ambiente come pesticidi, plastiche, metalli pesanti.
4 A chi rivolgersi in caso di infertilità idiopatica
L’assenza di una causa identificabile non esclude la possibilità di avvalersi di opzioni di trattamento e strategie da adottare per incrementare le probabilità di ottenere una gravidanza.
È fondamentale consultare uno specialista in problematiche di infertilità per una adeguata valutazione e per affrontare lo stress e l’ansia associati a questi problemi.
In molti casi la Procreazione Medicalmente Assistita può fornire trattamenti specializzati come l’inseminazione intrauterina o la fecondazione in vitro che consentano di bypassare potenziali fattori che possano interferire con il concepimento e l’impianto dell’embrione.


Giuliana Bruno
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