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Ozonoterapia TAC guidata per l'ernia del disco

Ozonoterapia TAC guidata per l'ernia del disco

È possibile eseguire infiltrazioni di ozono dove l'ernia comprime il nervo e causa dolore. Ne parliamo con il Dott. Andrea Zattin, fisiatra.

L’Ozonoterapia è un trattamento medico che consiste nell’introduzione nell’organismo di un piccolo volume di una miscela di ossigeno e ozono a una determinata concentrazione. Questa miscela svolge un’azione analgesica e antinfiammatoria sia localmente che a livello dell’intero organismo. Le tecniche di somministrazione sono numerose e legate alle diverse patologie da trattare.

1 Che cos’è l’ozono e come viene usato in medicina?

L'ozono (O3) è una forma di ossigeno, a tre atomi, mentre l'ossigeno presente in natura è formato da due atomi: l'ozono, è quindi una forma di ossigeno potenziata, una specie di "super-ossigeno", più attiva e con straordinarie proprietà dal punto di vista terapeutico.

L'ozono in medicina non è mai utilizzato puro, ma sempre miscelato in piccola percentuale (circa 3%) con l’ossigeno medicale che funge da veicolo. A questa concentrazione l'ozono non ha alcun effetto tossico ma diventa un agente terapeutico molto versatile.

In natura si forma nell’atmosfera dove le scariche elettriche colpiscono le molecole stabili di ossigeno (O2), creando così la struttura molecolare instabile dell’ozono. Uno strato di ozono avvolge tutto il pianeta e funziona da schermo parziale contro i raggi ultravioletti, proteggendo così il nostro ecosistema.

Le proprietà battericide e fungicide dell’ozono sono note già dalla metà dell’Ottocento. Sulla base di questo principio, nei decenni successivi, è stato utilizzato sempre più spesso per purificare le acque potabili in molte città. Attualmente più di 4000 comuni in tutto il mondo, tra cui Montreal, Parigi, Los Angeles e Mosca, purificano l’acqua potabile con l’ozono.

L’ozono non è stato utilizzato diffusamente in medicina fino alla Prima Guerra Mondiale quando i medici tedeschi lo hanno scoperto come il più efficace disinfettante di ferite e malattie della pelle. In seguito si capì che l’ozono, oltre alla straordinaria capacità di eliminare batteri, virus, spore e muffe, porta anche miglioramenti notevoli alla salute generale dell’organismo.

È stato al centro di numerose ricerche negli anni Trenta in Germania dove è stato utilizzato con successo per il trattamento di pazienti affetti da disturbi intestinali, infiammazioni varie, colite ulcerosa, morbo di Crohn e come difesa dalla diarrea batterica cronica.

2 Qual’è il fondamento scientifico dell’ossigeno ozonoterapia?

Il principio fondamentale dell’ossigeno-ozono terapia è semplice. L’uso dell’ozono in medicina si basa sulla convinzione che l’accumulo di tossine nel corpo sia ostacolato dal processo di ossidazione.

Un processo in cui l’ossigeno disattiva le tossine e migliora il funzionamento delle nostre cellule. L’ossidazione scompone le tossine in anidride carbonica e acqua, eliminandole dal corpo. Se l’ossigenazione del corpo è debole (per la mancanza di esercizio fisico o a causa dell’inquinamento ambientale, la cattiva alimentazione, la respirazione insufficiente o peggio la pratica di fumare) l’eliminazione delle tossine non è abbastanza efficiente.
In casi lievi un accumulo di tossine può portare a un affaticamento, ma se la scarsa ossigenazione diventa cronica, allora le infezioni crescono e si moltiplicano.

Le terapie a base di ossigeno-ozono sono dunque una valida soluzione per contrastare le infezioni e migliorare l’ossigenazione dell’organismo. L’Ozonoterapia è attualmente insegnata nelle università italiane, attraverso Master universitari di II livello e corsi di perfezionamento. È praticata in molte ASL e strutture ospedaliere. Gli studi scientifici pubblicati sono sempre più numerosi.
 

Come si ottiene l’ozono? 

L’ozono viene prodotto da una un’apposita apparecchiatura che trasforma l’ossigeno medicale in ozono e lo rende disponibile per l’immediata somministrazione.

3 Come funziona?

L’ossigeno-ozono può essere somministrato in vari modi:

  • per autoemoinfusione
  • iniezioni intramuscolari, intrarticolari e sottocutanee
  • insufflazioni rettali e vaginali

Una volta nel corpo, l’ozono libera atomi di ossigeno che vanno ad attaccare virus e batteri. L’ozono disinfetta, igienizza e rinforza i tessuti malati o carenti di ossigeno. Colpisce i virus e i batteri patogeni, rafforzando le cellule sane. Il tutto migliorando complessivamente il livello di ossigenazione dell’organismo con grandi benefici globali.

L’ossigeno-ozono terapia stimola la produzione di globuli bianchi, fondamentali per combattere infezioni e malattie. Regola al meglio l’azione del nostro sistema immunitario. Aumenta inoltre l’erogazione di ossigeno dal sangue alle cellule e l’efficacia dei globuli rossi. Migliora infine l’efficienza del sistema enzimatico che distrugge i radicali liberi in eccesso nel corpo.

4 Ci sono “reazioni avverse” all’ozono?

L'ozono è irritante solo se inalato. Non esiste un’allergia all’ozono, esattamente come non esiste un’allergia all’ossigeno. Un antico adagio medico sostiene che “è la dose che fa il veleno” quindi l’ozono si comporta nella stessa maniera, tossico a concentrazioni elevate ma benefico a basse concentrazioni.

L’uso medico dell’ozono consiste appunto nell’utilizzarlo a piccolissime concentrazioni, e alle dosi stabilite dai moderni protocolli scientifici, così che manifesti solo effetti positivi sull’organismo.
 

Per quali pazienti non è indicata l’ozonoterapia?

In generale, non vi sono controindicazioni di sorta, qualunque età e condizione patologica è compatibile con l’ozonoterapia.

Tranne in caso di:

  • favismo
  • ipertiroidismo in fase di scompenso
  • gravidanza

5 Come funziona l'infiltrazione TAC guidata per l'ernia del disco?

Nell’iniezione intraforaminale TAC-guidata la miscela di gas ossigeno ozono viene iniettata a livello del cosiddetto forame di coniugazione, cioè esattamente nel punto in cui nasce il nervo e dove risulta compresso dall’ernia.
Il primo meccanismo d’azione è dovuto all’ozono che, nel muscolo, si dissolve nell’interstizio dando luogo alla formazione di composti denominati ROS e LOP, questi composti sono responsabili della stimolazione dei nocicettori C locali causando un dolore transitorio responsabile dell’effetto antalgico di lunga durata.

L’azione antinfiammatoria è dovuta al fatto che la miscela di ossigeno-ozono favorisce l’eliminazione delle sostanze mediatrici del dolore e dell’infiammazione, come l’istamina, la serotonina, le prostaglandine e alcune citochine che determinano infiammazione.

6 Qual è la procedura per l’infiltrazione TAC guidata?

Il paziente viene posizionato sul lettino prono (a pancia in giù). Viene effettuata una prima scansione TAC per valutare il punto più opportuno in cui introdurre l’ago. Il puntatore laser della TAC proietterà a questo punto sulla cute del paziente.
Una volta introdotto l’ago, viene effettuata una seconda ed eventualmente una terza scansione TAC per verificare il corretto posizionamento dell’ago e si procede quindi all’infiltrazione. Verrà infine effettuata un’ulteriore scansione per verificare che l’ozono sia arrivato nel punto desiderato. 
 

Quanto tempo serve per guarire l’ernia discale senza terapie?

La maggior parte dei fenomeni di disidratazione dell’ernia e di guarigione del disco avviene entro 6-12 mesi. È probabilmente per questo che la maggior parte degli episodi ACUTI di mal di schiena si riduce spontaneamente entro un anno. 


Quanto tempo serve per guarire l’ernia fiscale con Ozonoterapia TAC guidata?

Da una settimana a un mese. Solitamente è sufficiente una sola applicazione per ottenere almeno un buon miglioramento o addirittura una completa risoluzione della sintomatologia. Se necessario l’infiltrazione di ossigeno-ozono può essere ripetuta a distanza di 3-4 settimane.


Sono necessarie particolari cautele dopo essersi sottoposti alla terapia?

Il paziente può tornare immediatamente a casa e può anche guidare tranquillamente l’automobile.

7 Assumo già altri farmaci, posso fare l’ozonoterapia TAC guidata?

Certamente. L’ozonoterapia è compatibile con qualunque altra terapia, per cui il paziente può iniziare subito i trattamenti, senza pericolo d’interazione con altri farmaci. Con il progredire dei miglioramenti sarà poi eventualmente possibile ridurre i farmaci assunti o eliminarli del tutto se non più necessari.

È un trattamento doloroso? 

La procedura non è dolorosa per il paziente. Il fastidio provato è paragonabile  a quello di una banale iniezione intramuscolo.

8 Qual è la percentuale di risultati positivi?

La percentuale di pazienti che rispondono positivamente è valutabile nell’80-85% dei casi secondo la nostra casistica, anche perché la si applica solo su pazienti in cui si ritiene ci possa essere un risultato positivo.

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