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Il dolore al seno: cos'è e quando preoccuparsi?

Il dolore al seno: cos'è e quando preoccuparsi?

Rappresenta il sintomo mammario più frequente, fonte di ansia e di preoccupazione non giustificati, poiché solo in una percentuale di casi molto piccola esso è causato da una neoplasia maligna: il tumore al seno non si manifesta quasi mai con dolore.

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Il dolore mammario (mastodinia) interessa la maggior parte delle donne nel corso della loro vita (7 donne su 10). È un sintomo estremamente soggettivo, variabile da una semplice tensione mammaria a un dolore acuto, intenso e penetrante, che in alcuni casi può arrivare a compromettere la vita di relazione e le normali attività quotidiane. Esso rappresenta il motivo principale che conduce la donna a una visita senologica.

1 Quanti tipi di dolore mammario esistono?

Esistono due forme principali di dolore mammario: la mastodinia ciclica e la mastodinia non ciclica. Talora un dolore che si irradia alla regione mammaria può derivare da patologie della parete toracica. In questi casi si parla di mastodinia extramammaria o falsa mastodinia.

2 Quali sono le caratteristiche principali della mastodinia ciclica?

È la forma più comune e si manifesta in donne in età fertile. È strettamente legata al ciclo mestruale e alle modificazioni ormonali ad esso connesse.

Si presenta mensilmente 2-7 giorni prima dell’inizio delle mestruazioni e regredisce con l’arrivo del ciclo mestruale. Spesso interessa entrambe le mammelle, talora una mammella soltanto.

Il dolore tende ad essere diffuso, con maggior interessamento dei quadranti supero-esterni, riferito come senso di tensione. Esso è dovuto principalmente ad un incremento del volume mammario da ritenzione idrica.

3 Quali sono le caratteristiche principali della mastodinia non ciclica?

Si parla di mastodinia non ciclica quando il dolore mammario si manifesta indipendentemente dal ciclo mestruale. È la forma meno comune e può colpire anche donne in menopausa.

Compare improvvisamente senza una motivazione specifica, scomparendo in modo altrettanto inaspettato o persistendo per lunghi periodi senza mai regredire. Interessa più frequentemente soltanto una mammella e tende ad essere localizzato, descritto a volte come una puntura di spillo, a volte come senso di bruciore.

Si manifesta ad un’età più avanzata rispetto alla mastodinia ciclica, generalmente dopo i 40 anni.

Quali sono le cause della mastodinia non ciclica?

Nella maggior parte dei casi le cause non si conoscono con certezza e non è presente nessuna alterazione delle mammelle.

Più raramente il dolore non ciclico si associa alla presenza di condizioni benigne, per esempio una cisti mammaria in tensione, l’ectasia duttale, la mastite, un pregresso intervento chirurgico, l’uso di contraccettivi orali o terapia ormonale sostitutiva.
La cosa importante da sottolineare e che soltanto nello 0,3% dei casi di mastodinia non ciclica il dolore è dovuto alla presenza di un tumore maligno.

4 In presenza di un dolore mammario è necessario rivolgersi al medico ed eseguire degli accertamenti?

Un approfondimento diagnostico radiologico è raccomandato solo in caso di mastodinia non ciclica, con dolore in una sola mammella, ben localizzato. Oltre alla visita senologica sotto i 40 anni è indicata l’esecuzione di una ecografia mammaria.

A partire dai 40 anni alla ecografia mammaria si associa la mammografia. In presenza di mastodinia ciclica con dolore diffuso e intermittente non è indicato eseguire nessun esame radiologico.

5 Qual è la terapia?

La prima cosa è rassicurare la paziente poiché come sottolineato soltanto in casi davvero rari il dolore mammario si associa alla presenza di un tumore maligno e nella maggioranza dei casi non si riscontra nessuna alterazione delle mammelle. La termoterapia con caldo e l’assunzione di preparati a base di Bromelina, in grado di contrastare la ritenzione idrica, sono particolarmente utili nel dolore ciclico.

È sempre importante l’utilizzo di un reggiseno morbido, che offra un adeguato sostegno meccanico. In presenza di una causa benigna (infezione, cisti), la terapia sarà rivolta al trattamento di queste patologie.

Se il dolore è legato alla assunzione di contraccettivi o terapia ormonale sostitutiva si può procedere ad un aggiustamento posologico ovvero ad una sostituzione dei farmaci utilizzati. Soltanto nei rari casi di dolore severo e persistente si può ricorrere all’utilizzo di farmaci analgesici, in primis il Paracetamolo, da preferire ai farmaci antinfiammatori.

Dott. Patrizio Bianchi Dott. Patrizio Bianchi
Dott.

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