Con un'incidenza stimata tra 0,4% e 1%, la sindrome da fatica cronica (CFS) o encefalomielite mialgica, può colpire chiunque, tuttavia è più frequente in persone di età compresa tra i 40 e i 50 anni e tra le donne (nel 60-85% dei casi sono donne), mentre i bambini che ne sono affetti hanno, di solito, tra i 13 e 15 anni. Spesso è determinata da molteplici cause e può nascondere altre patologie.

Possiamo sospettare di soffrirne quando iniziamo a:

  • Sentirci sempre stanchi e per più giorni, se non addirittura settimane e mesi
  •  Svegliarci la mattina come se non avessimo dormito
  • Sentirci affaticati anche dopo aver svolto delle semplici attività

Se ti senti sempre stanco/a, dunque, non temere; non sei né “nato/a stanco/a” né una persona che finge malattie immaginarie. Nelle prossime righe ti spieghiamo perché.

Vediamo, dunque, quali sono i suoi sintomi principali, le cause ed i possibili rimedi.

Sintomi

1 Sintomi della fatica cronica

I sintomi principali sono, da un lato, una fortissima spossatezza accompagnata da affaticamento muscolare, ma anche una forte stanchezza mentale. È come se i nostri muscoli avessero fatto un super lavoro che tuttavia nessuno ha visto.

A questi sintomi principali se ne accompagnano, però, anche degli altri:

  • Bruciore agli occhi
  • Affaticamento degli occhi
  • Fastidio causato dai rumori
  • Difficoltà uditiva a sentire cosa ci viene detto
  • Sonnolenza
  • Diminuzione della forza
  • Difficoltà a portare avanti le proprie attività

Possibili cause

2 Quali sono le cause della stanchezza cronica?

Attualmente si pensa sia una malattia multifattoriale, ovvero dipendente da diversi fattori in grado di interagire tra di loro quali, ad esempio, infezioni, disfunzioni del sistema immunitario e del sistema neuroendocrino, fattori psicologici o comportamentali.

Le cause di questa sindrome, dunque, possono essere molteplici:

  • Problematiche legate al sistema propriocettivo non equilibrato
  • Anemie: carenze di ferro e/o vitamine del gruppo B
  • Ansia, attacchi di panico, stress e depressione
  • Insonnia
  • Disfunzioni della tiroide: ipotiroidismo ed ipertiroidismo
  • Disturbi dell’alimentazione: diete errate, anoressia, bulimia
  • Dispepsie, gastriti
  • Infezioni virali e/o batteriche
  • Sensibilità al glutine
  • Apnee notturne
  • Candida intestinale
  • Disbiosi intestinale
  • Ipotensione
  • Malattie autoimmuni
  • Fibromialgia
  • Tumori, quali, ad esempio, il tumore alla prostata
  • Cambi di stagione, in particolare dall’estate all’autunno e dall’inverno alla primavera

Andiamo ora ad analizzare più nel dettaglio alcune delle cause elencate.

Possibili cause

Un sistema propriocettivo non equilibrato

Una delle cause, troppo spesso trascurata, della stanchezza cronica potrebbe essere legata ad uno squilibrio del nostro sistema propriocettivo. Ma cosa si intende?

Il nostro corpo ed il nostro cervello si comportano in una determinata maniera di fronte ad una particolare situazione in base alle informazioni che ricevono, date dalle percezioni dei nostri sensi (vista, udito, ecc.). Tuttavia, se queste informazioni non sono ben coordinate, cervello e corpo rispondono in modo non adeguato richiedendo uno sforzo extra che si traduce in stanchezza

Ma da dove derivano questi squilibri?

Principalmente da:

  • Disallineamento degli occhi: oltre il 30% della popolazione, infatti, non ha gli occhi perfettamente allineati e la visione di queste persone non è perfetta tanto da causare bruciori, affaticamento oculare e problemi di postura
  • Udito ipersensibile: percepiamo un volume della TV normale come troppo alto o non capiamo cosa ci dicano gli altri anche se parlano con un tono normale in quanto il nostro udito non riesce ad isolare i rumori di fondo

Quando si verifica anche una sola alterazione dei sistemi percettivi si creano, nel lungo periodo, delle conseguenze dolorosissime per il nostro sistema corpo-mente che inducono il manifestarsi della sindrome della fatica cronica.

Possibili cause

Le disfunzioni della tiroide

Tra le cause principali della sindrome da stanchezza cronica troviamo le disfunzioni della tiroide. Ipotiroidismo e ipertiroidismo, infatti, causano spossatezza e dolori muscolari in quanto la ghiandola tiroidea e l’ipofisi lavorano in modo alterato, producendo una quantità di ormone TSH superiore o inferiore all’ottimale.

Alti livelli di TSH sono tipici dell’ipotiroidismo e della sindrome di Hashimoto, mentre bassi livelli di TSH portano ipertiroidismo e morbo di Basedow.

Le disfunzioni della tiroide vengono riscontrate in genere durante accertamenti per altri disturbi o per controlli di routine, tramite esami del sangue ed ecografia. Nel caso dell’ipotiroidismo i sintomi principali sono: stanchezza cronica, aumento di peso, aumentata frequenza cardiaca e cambiamento nell’aspetto del collo.

Le disfunzioni tiroidee colpiscono maggiormente le donne, tuttavia possono colpire anche gli uomini. L’ipotiroidismo, in particolare, è in forte crescita rispetto al passato e ciò può essere riconducibile a: 

  • Esposizione a radioattività 
  • Abuso di prodotti tossici in agricoltura
  • Modalità di produzione di alcune materie prime per il settore agroalimentare

I problemi alla tiroide vengono contrastati con  farmaci ad hoc e, nel caso dell’ipotiroidismo, con l’assunzione regolare di iodio (ad esempio nel sale marino iodato).

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Dott.ssa Margherita Cendon

Possibili cause

La sensibilità al glutine come causa della stanchezza cronica

La sindrome da sensibilità al glutine (Gluten Sensitivity) o intolleranza al glutine, scoperta nel 2011, colpisce moltissime persone e, oltre ai noti disturbi gastrointestinali, determina anche:

  • Stanchezza cronica
  • Dolori muscolari
  • Intorpidimento di braccia e gambe
  • Crampi muscolari
  • Mal di testa ed emicranie
  • Cistite e vaginite
  • Dermatite ed orticaria
  • Cefalea
  • Otite
  • Bronchite
  • Anemia
  • Ansia e depressione
  • Aumento di peso

Questi sintomi sono molti simili a quelli della celiachia, tuttavia, non provocano lesioni intestinali.

Si diagnostica in questo modo:

  • Escludendo la celiachia, grazie alla negatività degli Anticorpi antitransglutaminasi
  • Escludendo l’allergia al grano frumento, con la negatività delle IgE specifiche
  • Riscontrando la positività agli anticorpi IgG per il glutine

Come mai questa intolleranza può causare tutte queste problematiche? Il glutine è un insieme di proteine chiamate prolamine e che si trovano in frumento, orzo, segale, kamut, farro e avena. Le prolamine contengono l’amminoacido prolina, che è poco digeribile dall’organismo umano.

In soggetti predisposti, dunque, può svilupparsi questa intolleranza che è una situazione transitoria e che può risolversi dopo un periodo di dieta priva di glutine.

Possibili cause

L’apnea notturna porta alla sindrome da fatica cronica

Un’altra delle possibili cause della sindrome da stanchezza cronica è l’apnea notturna (o sleep apnea). L’apnea ostruttiva nel sonno (OSA) è una interruzione transitoria ma ripetuta del respiro mentre si dorme.

È causata dalla perdita del tono muscolare delle vie aeree superiori (ipofaringe) che durante il sonno vibrano e danno vita al russamento. Quando le pareti muscolari cedono del tutto si arriva all’interruzione completa del respiro e, in questi casi, il nostro cervello interrompe il sonno con un risveglio che comporta il recupero del tono muscolare e pone fine all’apnea.

È una sindrome piuttosto diffusa in quanto colpisce il 24% della popolazione maschile ed il 9% di quella femminile. Nel 4% dei maschi e nel 2% delle femmine questa problematica diventa particolarmente importante tanto da dover ricorrere ad un intervento terapeutico.

L’interruzione del respiro e, dunque, un sonno non rilassato conducono a stanchezza continua e cefalee. Molti pazienti con questa problematica ricorrono all’aiuto del medico il quale può prescrivere una polisonnografia per la diagnosi di OSA (apnea ostruttiva del sonno) al fine di intervenire e migliorare la qualità della vita del paziente.

Nei casi più gravi si applica un dispositivo chiamato CPAP che genera aria di continuo ed impedisce il collasso delle pareti nelle vie aeree superiori; si può poi ricorrere a dispositivi orali come apparecchi dentali appositi o anche alla chirurgia qualora ci siano alterazioni anatomiche.

Possibili cause

Stanchezza cronica causata da candida intestinale

Nel nostro intestino, oltre ai batteri (Lattobacilli e Bifidi) sono presenti anche lieviti quale la Candida Albicans. Questo lievito ci aiuta a:

  • Digerire gli alimenti
  • Aumentare le difese immunitarie
  • Produrre vitamine del gruppo B
  • Contrastare le allergie

Quando il numero di batteri, per qualche motivo (consumo di zuccheri in eccesso o assunzione di farmaci antibiotici, antinfiammatori, cortisonici, estroprogestinici), diminuisce, la Candida inizia a riprodursi in eccesso, cambiando forma (diventa bastoncellare), diventando patogena, ed attaccando altri microbioti presenti nelle mucose e nella cute, tanto che ogni tessuto può essere interessato dalla Candida (vagina, pelle, unghie, vie urinarie, apparato respiratorio, occhi, ecc.)

Oltre alle problematiche gastrointestinali la proliferazione della Candida albicans causa  stanchezza, sonnolenza, confusione mentale, malessere generale, febbricola, dolori ossei, articolari o muscolari.

Per capire se la fatica cronica derivi o meno dalla candida è necessario sottoporsi all’esame delle feci.

Possibili cause

Fatica cronica causata da disbiosi intestinale

Lo squilibrio qualitativo e quantitativo dei batteri presenti nel nostro intestino altera la produzione di enzimi digestivi, ovvero le sostanze che ci fanno digerire in maniera corretta i cibi che mangiamo.

Quando mangiamo male e la nostra dieta non è ben bilanciata i batteri della flora intestinale possono alterarsi e portare a disbiosi che oltre a causare addome gonfio, irregolarità intestinale e difficoltà digestive, causa anche stanchezza cronica, scarsa energia e malesseri ricorrenti.

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Dott. Giovanni Mazzanti

Possibili cause

Stanchezza cronica causata da fibromialgia

Anche la fibromialgia rientra tra le cause della encefalomielite mialgica. Questa patologia, infatti, si manifesta con:

  • Dolore muscolo-scheletrico diffuso che origina nei muscoli e nelle strutture connettivali
  • Sonno non ristoratore
  • Ansia, depressione e difficoltà di concentrazione
  • Rigidità mattutina delle articolazioni
  • Mal di testa ed emicrania
  • Turbe della sensibilità e della temperatura corporea
  • Formicolii agli arti
  • Fischi alle orecchie
  • Vertigini e turbe dell’equilibrio
  • Deficit visiv0
  • Disturbi gastrointestinali
  • Disturbi dell’apparato genitourinario

La diagnosi di fibromialgia è piuttosto difficile in quanto non ci sono esami specifici per valutarla; viene, infatti, diagnosticata dal reumatologo per esclusione, dopo la negatività degli esami prescritti per escludere altre patologie e valutando la storia e la descrizione dei caratteri del dolore da parte del paziente.

La caratteristica principale della fibromialgia è la presenza dei “tender points” ovvero 18 punti del corpo che diventano dolenti se sottoposti anche ad una minima digitopressione. Quando se ne riscontrano almeno 11 allora si può effettuare la diagnosi di fibromialgia.

È una malattia ancora poco conosciuta e le terapie possibili sono in fase di studio. In genere ai pazienti affetti da fibromialgia con stanchezza cronica si suggerisce di fare un modesto esercizio fisico (passeggiate, bicicletta, nuoto) ed un percorso con approccio psicologico cognitivo/comportamentale. Dal lato medico vengono impiegati farmaci analgesici, miorilassanti, antiepilettici/antinevralgici ed alcuni antidepressivi.

La terapia, tuttavia, va personalizzata su ogni singolo paziente per trovare la giusta quadra che tolga dolore, stanchezza cronica, permetta sonni riposanti e stabilizzi l’umore.

Possibili cause

Stanchezza cronica causata da tumore alla prostata

Un’ulteriore causa della sindrome da fatica cronica può essere ritrovata nell’insorgere dei tumori, in particolare nel tumore alla prostata. I più predisposti a sviluppare questo tumore sono uomini sopra ai 50 anni, di etnia afro-americana e con famigliarità. In Italia, ogni anno, questo tumore colpisce circa 36mila uomini

Il tumore alla prostata si presenta in genere senza particolari sintomi, a seguito del riscontro di valori anormali di PSA (Antigene Prostatico Specifico) nel sangue, oppure con difficoltà ad urinare, dolori ossei e anemia. Nelle fasi più avanzate questa malattia porta appunto a stanchezza cronica, malessere generale oltre a dolori a fianchi, schiena e bacino.

Possibili cause

La spossatezza nei cambi di stagione

La stanchezza nei cambi di stagione la proviamo più o meno tutti in quanto i passaggi di temperatura - dal caldo verso il freddo in autunno e dal freddo verso il caldo in primavera - mettono il nostro corpo nella condizione di doversi adattare.

Per chi già soffre di stanchezza cronica, in queste fasi, i sintomi legati alla sindrome si accentuano ancora di più

Ecco allora che in autunno, chi ne è affetto, sentirà ancora più dolori alla struttura interna delle articolazioni (ossa e cartilagine) ma anche in quella esterna (tendini, guaine e borse). Il freddo, infatti, provoca un rallentamento dell’attività motoria e la riduzione della pressione atmosferica può contribuire ad accentuare la fatica cronica.

Un aumento della stanchezza avviene anche nel passaggio inverso, ovvero dall’inverno alla primavera a causa della stanchezza accumulata nel periodo invernale, dei continui cambiamenti di temperatura, della cattiva alimentazione, e negli ultimi anni (in particolare dal 2020) anche dallo stress legato alla crisi pandemica ed economica. 

Ciò porta a stanchezza cronica, aumento dei livelli di irritabilità, minor capacità di concentrazione che, se trascurati, a loro volta possono sfociare in depressione, attacchi d’ansia e deperimento psico-fisico generalizzato.

Infine, potremmo sentire momenti di grande stanchezza anche al rientro dalle vacanze: queste, essendo un periodo di allentamento delle tensioni, consentono di mettere a riposo il corpo che, una volta rientrati alla vita normale, deve effettuare uno sforzo di riadattamento. I surreni, in particolare, vengono sottoposti ad un superlavoro per i primi giorni e settimane causando stanchezza profonda, irritabilità, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno e perdita di peso.

Possibili cause

Allergie ai pollini e fatica cronica

La sindrome da stanchezza cronica, infine, può essere causata anche dalle allergie ai pollini e dell’inquinamento che aggravano i problemi agli occhi generando stanchezza e fastidio.

La presenza nell’aria dei pollini causa, infatti: bruciore, secchezza, occhi rossi, sensazione di corpo estraneo e visione sfocata. Questi sintomi si manifestano prevalentemente nei soggetti che sono già predisposti alle allergie.

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Dott.ssa Cristiana Acri

Cure

3 Sindrome da stanchezza cronica: si può guarire?

Non esistono ad oggi, come già detto, delle cure definitive per la sindrome da stanchezza cronica che viene combattuta con appositi farmaci qualora si presentino anche i dolori muscolari, con una leggera attività fisica per promuovere il mantenimento di un buono stato psicofisico e soprattutto grazie ad una corretta e sana alimentazione.

Oltre a queste indicazioni, un aiuto ci può arrivare anche dalla medicina naturale con tecniche quali l’aromaterapia o particolari cibi che consentono di stimolare il nostro corpo ridandogli energie utili.

Vediamo, dunque, le principali indicazioni terapeutiche per combattere l’encefalomielite mialgica.

Cure

Una sana alimentazione per evitare di sentirsi stanchi

Per combattere la sindrome da stanchezza cronica è importante adottare uno stile alimentare sano ed equilibrato che comprenda tutti i macronutrienti di cui il nostro corpo ha bisogno per funzionare correttamente.

Cosa mangiare per avere più energia? 

  1. Cereali integrali: frumento, farro, mais e riso sono molto ricchi di amidi, proteine, fibre insolubili, acidi grassi come omega-3 ed omega-6, vitamina A e vitamina D; combattono la stanchezza ed il cattivo umore mantenendo stabili i livelli di glicemia e di energia nel sangue
  2. Super food quali quinoa ed amaranto: sono ricchi di aminoacidi essenziali, vitamine e Sali minerali; anche questi alimenti donano una buona carica di energia al corpo e consentono di far perdurare il senso di sazietà
  3. Banane: contengono potassio e vitamina B, favoriscono la digestione, mantengono i giusti livelli di glicemia nel sangue e danno senso di sazietà
  4. Agrumi in particolare arance, pompelmi e limoni: contengono vitamina C indispensabile per rafforzare le difese immunitarie; sono, inoltre, dei brucia grassi naturali ed hanno proprietà antinfiammatorie e remineralizzanti
  5. Fichi: sono ricchi di vitamine (A, B1, B2, B6, C e P) e di minerali (potassio, ferro e calcio); una vera e propria fonte di energia
  6. Frutta secca come mandorle, noci e nocciole: contengono acidi grassi omega-3, proteine, magnesio, manganese, calcio e zinco che danno molta forza in quanto trasformano gli zuccheri in energia, tonificano i muscoli, rafforzano denti ed ossa, proteggono dal sole, abbassano il colesterolo LDL, prevengono l’invecchiamento cerebrale
  7. Carni magre (pollo e tacchino), pesce (salmone, tonno, sgombro e pesce azzurro), uova, legumi (fagioli, lenticchie, ceci), zucca, cavolo nero, spinaci e olio d’oliva; tutti alimenti che concorrono a dare energia durante la giornata
  8. Cioccolato fondente in quanto ricco di caffeina, teobromina, magnesio, ferro, calcio, vitamine del gruppo B, serotonina, proteine; migliora il tono dell’umore e stimola l’attività mentale
  9. Cocco, the verde, curry, cannella, zenzero, semi di sesamo, alghe e miele in quanto contrastano la stanchezza;
  10. Caffè (due-tre tazzine al giorno), che in quanto sostanza “nervina” contenente caffeina, agisce sui centri nervosi attivandoli e regalando un senso di benessere generale, maggiore prontezza di riflessi, maggior capacità di contrazione muscolare e riduzione della stanchezza
  11. Semi di chia, già anticamente chiamati “semi della forza” contengono vitamina A, vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B6), grassi insaturi (omega-3), acido linoleico, omega-9, acido palmitico, acido oleico ed altri ancora; consentono di rafforzare il sistema immunitario, controllare l’assimilazione del ferro, supportare l’azione del sistema nervoso centrale, proteggere le cellule dallo stress ossidativo, prevenire malattie cardiovascolari e chiaramente diminuire la stanchezza cronica

Una dieta così variegata e ricca in nutrienti, senza eccessi di alcol, carboidrati e latticini, consente, inoltre, un riposo migliore. Riposo migliore e più ore di sonno corrispondono a meno stanchezza. Curando l’alimentazione si genera, dunque, un circolo virtuoso che consente di ridurre la sindrome da stanchezza cronica.

Esiste, infine, una particolare tipologia di nutrizione, chiamata ritmonutrizione, che si basa sulla sensibilizzazione e sulla consapevolezza da parte di ognuno dei cibi che quotidianamente assumiamo. Grazie alla ritmonutrizione, che tiene conto della “spesa energetica” del nostro corpo durante le varie fasi della giornata (la spesa di energia maggiore ce l’abbiamo la mattina), si possono migliorare vari tipi di disturbi compresa l’encefalomielite mialgica.

Cure alternative

L’aromaterapia

Un notevole contributo nel combattere la sindrome da fatica cronica può arrivare anche dall’aromaterapia. Essa prevede, infatti, di sfruttare le diverse proprietà degli oli essenziali per incrementare il benessere psicofisico delle persone.

A seconda della pianta dalla quale vengono estratti questi oli possono essere:

  • Applicati sulla cute: una volta superata la barriera della pelle raggiungono tutti gli altri distretti corporei
  • Inalati: raggiungono i polmoni e successivamente i vasi sanguigni che li portano ad altri organi
  • Assunti per bocca e, dunque, assorbiti da stomaco ed intestino

Con gli oli essenziali si possono effettuare:

  • Massaggi aromatici o frizioni volte a promuovere il benessere generale, migliorare la sensazione di stanchezza, ridurre le tensioni muscolari e i dolori articolari
  • Bagni alle essenze per ridare energia al corpo, togliere la stanchezza, alleviare dolori muscolari ed articolari, curare la pelle e favorire un sonno ristoratore
  • Frizioni sotto la doccia con lo stesso effetto dei bagni
  • Compresse aromatiche per alleviare i dolori
  • Dispersione nell’ambiente versando una goccia di olio essenziale su una striscia di cotone e sistemandola tra federa e cuscino per favorire sonno e riposo

Particolarmente indicati per combattere la sindrome da stanchezza cronica sono l’olio essenziale di basilico e l’olio essenziale di arancio dolce.

Il primo ha proprietà tonico nervine (aiutano a riordinare i pensieri e a rimanere concentrati), antinfiammatorie, calmanti e purificanti. Si può utilizzare sia per inalazione (1-3 gocce), che per i bagni (10 gocce), per frizioni (1-5%) e diffusione.

Il secondo, invece, ha proprietà sedative e calmanti che aiutano a combattere la stanchezza, l’insonnia, l’ansia, il nervosismo e l’irritabilità. Si può utilizzare per inalazione (3-5 gocce), nel bagno (10 gocce), in diffusione e per uso cosmetico 1-10% in oli vegetali.

Cure

La carbossiterapia

Chiudiamo la panoramica dei trattamenti utili per combattere la stanchezza cronica illustrando un trattamento ideato per migliorare la circolazione: la carbossiterapia.

Questo trattamento consente, attraverso una serie di iniezioni sottocutanee di anidride carbonica (che tramite processi metabolici migliora la microcircolazione, in particolare degli arti inferiori) di diminuire la stanchezza ed il gonfiore nonché di ridurre la ritenzione idrica.

È un trattamento semplice e sicuro, che non ha controindicazioni, e che viene eseguito dal medico dopo visita ed anamnesi del paziente.